lunedì 6 agosto 2007

"PATO" COL DIAVOLO!!!!!










L'arrivo davanti alla calca dei fotografi e dei teleoperatori non lo ha impressionato. Ha affrontato ogni tipo di domanda e di assalto a colpi di microfono senza il benchè minimo segno di disagio. Sorridente e calato nella parte, non frastornato, non impressionato. Così Alexandre Pato ieri all'aeroporto della Malpensa, dove il grande esodo e la consueta ressa estiva delle vacanze davanti al Terminal del più importante hub milanese si è presa una sosta. Check in? Coincidenze? Partenze? Un attimo, arriva il campioncino del Milan, guardiamolo un attimo, anzi salutiamolo e vediamo se risponde. Eccolo, il pollice alzato del nazionale brasiliano Under 20, del giocatore capace di segnare 20 gol fra Internacional Porto Alegre e Nazionale negli otto mesi abbondanti in cui ha giocato calcio d'alto livello dal giorno del suo esordio, 26 novembre 2006 contro il Palmeiras, ad oggi.Alexandre Pato avrà tutto il tempo di approfondire la conoscenza di Milano, degli angoli della città compresi i ritrovi abituali del mondo rossonero e naturalmente dello stadio. San Siro lo aspetta, senza fretta, senza pressioni eccessive, ma lo aspetta. Nel frattempo, la società, la sua nuova famiglia. Il progetto di graduale integrazione del giovane nell'ambiente milanista, sempre familiare e mai frettoloso con i suoi nuovi arrivi, è stata la scintilla che ha strappato Pato, a favore del Milan, alla concorrenza dei più grandi club europei. Così, dopo Malpensa, Forte dei Marmi. Il quasi diciottenne rossonero ha raggiunto nella serata di ieri Adriano Galliani nel luogo in cui l'amministratore delegato del Milan sta vivendo i suoi giorni di vacanza. Con l'esperienza del dirigente ma anche con l'entusiasmo del tifoso Adriano Galliani ha voluto subito conoscerlo, abbracciarlo, coinvolgerlo nel Milan.Gli ingredienti per quella grande reazione chimica che tutti i tifosi si aspettano dall'incontro fra la squadra campione d'Europa e un campione del Mondo in carica per squadre di club è quella giusta: i suoi nuovi compagni lo aspettano con entusiasmo, le aspettative sulla sua ulteriore crescita sul piano psicologico all'impatto con un mondo molto particolare come quello del calcio italiano ci sono tutte, mentre anche senza scomodare confronti tecnici che in questo momento non hanno senso certe analogie fanno davvero impressione.

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